Impianti sanitari idrici

Aprire il rubinetto della propria casa e poter usufruire di acqua potabile, all’occorrenza anche calda, è possibile grazie ad un impianto indispensabile per le abitazioni moderne, ovvero l’impianto idrico-sanitario. Gli impianti idrici permettono un rifornimento costante di acqua potabile, quindi è fondamentale porre la dovuta attenzione alla qualità dell’acqua destinata al consumo umano, considerando che può essere alterata da agenti esterni come fattori chimici e fattori microbiologici.

Un impianto idrico-sanitario comprende: un sistema di adduzione o di approvvigionamento, costituito dall'insieme delle reti, dei componenti e delle apparecchiature che permettono l'adduzione e la distribuzione dell'acqua calda e fredda alle varie utenze di un edificio; un sistema di scarico, che permette lo smaltimento delle quantità necessarie a soddisfare le esigenze dell'utenza.

Reti di adduzione

Un impianto idrico di adduzione inizia nel punto di allacciamento alla rete pubblica dell'acqua potabile e termina nel punto in cui l'acqua viene utilizzata, ovvero l'apparecchio sanitario (rubinetto, vasca da bagno, bidet, ecc). I sistemi di adduzione presenti in quasi tutte le abitazioni si allacciano direttamente alla rete pubblica dell'acquedotto. All'interno della rete, l'acqua è tenuta alla pressione di circa 5 – 6bar, in modo tale da poter raggiungere i piani più alti degli edifici, mentre nelle tubazioni di distribuzione dell'acqua nei fabbricati la pressione non deve superare i 3bar per evitare rumori, colpi d’ariete e rotture delle tubazioni. A tal fine si utilizzano dei riduttori di pressione che mantengono a valle dell'impianto la pressione stabilita. Tali riduttori vengono montati a monte della rete di distribuzione interna e a valle del contatore.

Serbatoi ed impianti di autoclave

Quando la pressione non è sufficiente a raggiungere i piani più alti di un edificio occorre installare sistemi di sollevamento ausiliari, come l’autoclave, una vasca metallica chiusa ermeticamente che contiene al suo interno un compressore che pompa all'interno della vasca aria per impedire variazioni di pressione e permettere all'impianto di funzionare a pieno regime. Per un corretto funzionamento l’autoclave è abbinata a una elettropompa di soprelevazione che ha il compito di spingere l’acqua fino all'ultimo piano dell’edificio.

Tubazioni e pezzi speciali per reti idriche

La rete di distribuzione è in genere costituita da tubi orizzontali di distribuzione, colonne montanti verticali, tubi distributori ai piani e ai vari apparecchi, e dagli organi di intercettazione (valvole). I materiali delle reti idriche sono generalmente l’acciaio zincato, il rame e le materie plastiche (polietilene atossico per acqua potabile e polipropilene). Ad esempio l’acciaio zincato si usa per evitare la corrosione per ossidazione e per le ottime caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni indotte dall'acqua in pressione, le materie plastiche, di maggior utilizzo nell'ultimo periodo, spesso vengono scelte per i vantaggi in termini di riduzione dei tempi di montaggio e per la maggiore leggerezza e maneggevolezza (peso di circa 10 volte minore dell'acciaio). Tutte le reti comunque devono essere coibentate, per evitare le dispersioni termiche.